Edificio sacro di grande rigore ed essenzialità, innalzato all’inizio del XIV secolo per la “scuola” o confraternita dei Battuti, che a Belluno ha la sua prima attestazione nel 1260 e che venne formalizzata con statuto e tenuta dei libri con i nomi dei confratelli nel 1310. Due epigrafi in caratteri gotici ricordano la costruzione del campanile nel 1415 e, sull’architrave del portale di sinistra, il completamento dell’edificio nel 1441. Originariamente era ricchissima di altari e di opere d’arte, tra cui un’importante pala di Alvise Vivarini, finita a Berlino e bruciata in un bombardamento durante l’ultima guerra. Conteneva anche opere di Paris Bordon e Carlo Caliari, tutte disperse dopo la soppressione del 1806 durante il regime napoleonico.
Il grande portale gotico in pietra (i battenti lignei quattrocenteschi sono al Museo) è stato trasferito nel 1893 alla chiesa di Santo Stefano. I due finestroni rinascimentali sono l’unica testimonianza dell’ultimo rifacimento cinquecentesco.
fonte: dott.re Marco Perale
INDIRIZZO
Via Santa Maria dei Battuti, 32100 Belluno