Chi sono gli zattieri? Lo zattiere era l’appartenente a corporazioni o a famiglie che sfruttavano, sino alla metà dell’Ottocento circa, i fiumi navigabili per il trasporto di merci utilizzando zattere costruite con legname proveniente da zone alpine o comunque montuose e ricche di boschi. Le zattere stesse, una volta ultimato il viaggio, divenivano oggetto di commercio.
Una passeggiata che inizia in centro della città di Belluno, dalla sua piazza principale: la Piazza dei Martiri da qui, si costeggia la parte “vecchia” della città, al di là dell’antico castello di Belluno, ora ricordato da un rudere sito ai piedi della Poste, da poco restaurato. Si prosegue per via Sottocastello andando a costeggiare le antiche mura della città con vista panoramica sulla vallata, percorsa dal fiume sacro alla patria, La Piave, un tempo navigabile proprio dalle zattere. Al termine della via, discesa una scalinata, si giunge al Ponte della Vittoria (1926), opera dell’ing. Eugenio Miozzi (1889-1979) con i decori liberty dell’arch. Riccardo Alfarè (1882-1969);
Proseguendo, compare alla destra il Ponte Vecchio, costruito durante la dominazione austriaca tra il 1837 e il 1841. Crollarono le tre arcate a metà dell’800 e il progetto di ricostruzione si bloccò fino la prima Guerra Mondiale, con il governo austriaco in città, dove venne ricostruita la parte che aveva ceduto utilizzando legno. Proprio nella ritirata degli stessi austriaci il 1º novembre 1918, il ponte venne nuovamente distrutto. Attualmente dell’antico ponte resta solo la prima arcata sulla sponda della città.
Si prosegue e si arriva nell’antico Borgo Piave, dove un tempo vi era l’attracco delle zattere per il trasporto rapido sul Piave di persone, merci e legnami alla volta della Pianura veneta. Perdetevi nel borgo e se volete, cercate, tra i bassi palazzetti color pastello, Casa Doglioni, che sul capitello sopra il loggiato esibisce la klamera, simbolo degli zattieri. Vicino, la chiesa di S. Nicolò, protettore degli zattieri, ha ben 700 anni.
Risalendo la scalinata del Borgo, si arriva a percorrere la via Uniera dei Zatér. E’ questa la via dove un tempo vivevano gli zattieri. Non perdetevi i murales dell’artista Marta Farina, proprio all’imbocco della zia, che raccontano la storia degli zattieri Bellunesi.
Il giro per le vie della città alla scoperta della storia degli zattireri sta volgendo al termine. Ritorniamo dentro le mura della città, lasciamo le case degli zattieri e proseguiamo la nostra camminata per giungere, dopo poco, alla Fontana Nova (1855). Imbocchiamo via Rugo e entriamo dentro le mura della città, attraversando Porta Rugo, antichissimo accesso meridionale alla città antica.
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